15 novembre 2011

Scuole di Partecipazione per Studenti I CARE - 4^ edizione



Per il quarto anno, il MSAC propone alla comunità studentesca la Scuole di Partecipazione per Studenti, un appuntamento rivolto agli studenti delle Scuole Superiori e si propone di formare i rappresentanti di classe ed istituto nonchè a tutti gli studenti con l'obiettivo di sensibilizzarlii alla partecipazione attiva nella vita della scuola e formarli/informarli su come vivere al meglio la propria vita di studente in modo non superficiale.
Al termine della tre giorni di formazione verrà rilasciato un attestato di partecipazione personale valevole come credito scolastico.

Programma
Lunedì 21 novembre
*Una scuola che lascia il segno
Alla ricerca di una propositiva lettura del "fenomeno scuola"
Tavola rotonda tra esperti del Settore Scuola: tecnici ministeriali, politici, insegnanti e studenti

Mercoledì 23 novembre
*studentirappresentanti@scuola.it
Per un impegno operativo all'interno del mondo scolastico: il ruolo del rappresentante e del rappresentato
Pomeriggio di formazione attraverso laboratori di gruppo a cura dell'Equipe MSAC e Elena Poser, Segretaria Nazionale MSAC
Introduzione ai lavori: Prof. Giuseppe Brescia

Venerdì 25 novembre
*Una scuola grande quanto la cittò
L'impegno degli studenti nel territorio
Pomeriggio formativo con le Associazioni locali
*A scuola di democrazia... presso l'Aula Consigliare
A tu per tu con Nicola Giorgino, Sindaco di Andria

4 agosto 2011

Google Plus!

Il MSAC Circolo “Albero Marvelli”, nell’atto di accrescere ancora di più le modalità di accesso alle sue attività pubbliche, da oggi è anche su Google Plus!
Foto (anche inedite!), aggiornamenti, eventi… In un nuovo ambiente sociale!
In una sola parola: cerchiateci! Occhiolino
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1 giugno 2011

È tempo di cambiare!

Dopo 1232 giorni di Segreteria da parte di Vincenzo e Simona, con questo intervento formalizziamo che il Circolo ha scelto la data e il luogo in cui si terrà il nostro III Congresso Diocesano!

Presso l’Opera Diocesana “Giovanni Paolo II”, sita in via Bottego 36, ad Andria, nel giorno 10 Giugno 2011, l’intera comunità mondiale è invitata a prendere parte alla festa che sancisce la fine di un triennio e l’inizio di un altro!

Dalla locandina in calce, potete leggere il programma della serata che, nel caso, ripostiamo qui: dalle 19.00 alle 21.00 circa ci sarà

  • la lettura del nuovo documento congressuale
  • eventuale modifica del documento al momento della presentazione degli emendamenti da parte degli aventi diritto
  • presentazione delle candidature al posto di segretario e votazione da parte degli aventi diritto
  • sorprese e cotillons di cui non possiamo parlare (sennò che soprese sarebbero)
  • ultimo ma non ultimo, momento di festa finale (si mangia!!)

Potete anche seguire l’evento su Facebook!

Vi aspettiamo numerosi!

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4 maggio 2011

Segretario supervip

Dall'8 al 10 aprile si è tenuto a Roma il XIV Congresso nazionale MSAC che ha visto riunirsi tutte le diocesi d'Italia in cui è presente (o anche in formazione) il Movimento.
A portare il nostro vessillo sono stati 5 di noi... e  sono tornati con un bel souvenir!
Il nostro Segretario (ormai uscente) Vincenzo Larosa  è stato eletto membro equipe nazionale dalla platea di 172 delegati diocesani, assieme a Laura Spanu (Diocesi di Alghero), Biagio Gatto (Diocesi di Padova) e Rosathea Caruso (Diocesi di Ragusa).
Approfittiamo anche per fare i nostri migliori auguri alla neoeletta segretaria nazionale, Elena Poser della diocesi di Aosta e auguriamo a tutti un magnifico triennio!!

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15 aprile 2011

Addio, Vittorio

Il Circolo MSAC di Andria si unisce al dolore che ha colpito la famiglia, gli amici e non solo, di Vittorio Arrigoni, un militante dell'International Solidarity Movement (che comprende volontari di tutto il mondo che partecipano ad atti di protesta non violenta contro l'occupazione israeliana), rapito e poi strangolato dai rapitori durante un blitz dei miliziani di Hamas nella casa in cui era tenuto ostaggio a Gaza City…

Tramite un comunicato (che potete vedere qui), rapitori avevano minacciato di ucciderlo se entro 30 ore non fossero stati liberati alcuni detenuti salafiti dal governo di Hamas.

Segue, un Comunicato congiunto dei cooperanti italiani in Palestina in ricordo di Vittorio.


Sembra di vivere in un incubo. Come spesso succede in Palestina, quando sembra che il peggio sia già accaduto - ci riferiamo all'inspiegabile uccisione di Jiuliano Mer Khamis aJenin - il limite dell'orrore si sposta ulteriormente in avanti.
Esprimiamo tutta la nostra sincera vicinanza alla sua famiglia, ai compagni dell'International Solidarity Movement e a tutti coloro che hanno avuto modo di conoscere Vittorio, soprattutto nel corso degli ultimi anni, in cui nella Striscia di Gaza è stato un costante riferimento per tutti noi.
Nel dicembre 2008, unico italiano, decise di rimanere al fianco della popolazione di Gaza durante l'operazione Piombo Fuso, il massacro perpetrato dall'esercito israeliano che ha provocato circa 1.400 morti in meno di un mese.
A questo si è aggiunto un lavoro quotidiano di responsabilità e grande umanità, accanto alla popolazione di Gaza, sottoposta alla punizione collettiva e ad un assedio illegale e brutale da parte del governo di  Israele.
Vittorio si è anche distinto per un eccezionale lavoro di documentazione delle quotidiane violazioni dei diritti umani della popolazione palestinese, oltre alle attività d'interposizione fisica e di accompagnamento dei pescatori e dei contadini di Gaza, impossibilitati a pescare e a lavorare le proprie terre.
Oggi in diverse città della Cisgiordania e nella Striscia di Gaza sono in corso manifestazioni pubbliche per ricordare Vittorio e per chiedere che la legalità venga riportata nella Striscia di Gaza, per una giusta pace e per la liberazione della popolazione dal brutale assedio a cui è sottoposta ormai da quattro anni.
Siamo accanto ai palestinesi di Gaza e li ringraziamo della commossa solidarietà che ci hanno dimostrano in queste ore, loro prime vittime e spettatori sgomenti dell'accaduto e primi orfani di questa voce che negli ultimi anni è stata la loro voce e la loro più diretta testimonianza.
Invitiamo l'opinione pubblica a non operare la solita banale equazione, fuorviante e controproducente tra palestinesi, terroristi, islàm e fondamentalismi. Che questo sforzo di comprensione e di analisi dell'accaduto sia anche un segnale di dovuto rispetto alla memoria di Vittorio stesso, che con il suo lavoro di solidarietà incondizionata ha dimostrato come il sentimento di umanità non ammetta discriminazioni legate alle fedi religiose o alle appartenenze culturali e politiche.
Facciamo appello alle autorità responsabili nella Striscia di Gaza perché facciano luce sull'accaduto.
Ci aspettiamo che la comunità internazionale eserciti pressioni affinchè questa ennesima tragedia non serva a giustificare un ulteriore accanimento sulla popolazione civile di Gaza da parte delle autorità israeliane. Chiediamo anzi che oggi più che mai la popolazione di Gaza non venga abbandonata al suo isolamento, vittima inerme delle aggressioni militari, ma anche delle faide interne tra fazioni che assolutamente non la rappresentano.
Le Ong italiane continueranno a garantire il loro impegno nella Striscia di Gaza, come fanno ormai da tanti anni, per sostenere le necessità della popolazione, per rafforzare le componenti della società civile impegnata quotidianamente nella difesa della dignità e dei diritti umani, per promuovere i principi della pace e della solidarietà internazionale, come ha fatto Vittorio negli ultimi anni della sua vita.
RESTIAMO UMANI.

10 gennaio 2011

Il bidone di Capodanno

Quello che segue è un articolo provocatorio scritto dall’Equipe riunita a discutere un problema sempre più frequente che accompagna i festeggiamenti per il nuovo anno e pubblicato sul giornale telematico cittadino Andrialive


Carissimo popolo della notte che agisce indisturbato,
è risaputo che a Capodanno si esagera, non è una cosa normale ma per un giorno si può chiudere un occhio, in fondo è festa! Ricordiamoci, però, che il troppo stroppia e questo lo possiamo vedere
ancora oggi con i nostri occhi: molti cassonetti per la spazzatura collocati nelle diverse zone della NOSTRA CITTÀ sono stati bruciati nella notte di Capodanno. Vi sembra una comune esagerazione?
A noi del MOVIMENTO STUDENTI DI AZIONE CATTOLICA assolutamente NO. Noi, ragazzi come voi, quella notte ci divertivamo giocando a carte, mangiando un pezzo di pandoro e stappando bottiglie di spumante. Il tutto AMANDO LA NOSTRA CITTÀ. I bidoni che qualcuno ha bruciato quella notte fanno parte del nostro territorio e del portafogli dei nostri genitori: distruggerli è un grave atto di inciviltà ed un inutile spreco di soldi che faremmo meglio ad impiegare in altre opere anziché nell’acquisto di nuovi cassonetti. Qual è il divertimento di bruciare bidoni? Liberare grandi quantità di diossina ESTREMAMENTE dannosa? Riempire di un odore insopportabile la strada? Distruggere i posti dove anche voi gettate i vostri rifiuti che certamente non volete tenere in casa?
Noi ci poniamo una domanda: chi ha bruciato quei bidoni? Difficilmente otterremo risposta.
Chi li ha bruciati lo ha fatto di nascosto o alla vista di un manipolo di pochi amici dal bassissimo quoziente intellettivo pronti ad applaudire il magnifico atto pirotecnico o l’ultima installazione d’arte moderna creata a cavallo di due decenni.
Noi ora ci chiediamo: qual era l’intento di questi “eroi”?
Avanziamo ipotesi: festeggiare, danzare attorno al fuoco per il nuovo anno, riscaldarsi, sentirsi “padroni della notte”, fare danni?
Riflettiamo: perché lo hanno fatto di nascosto? Crediamo non avessero proprio il coraggio di manifestarsi... Perché chi commette tali atti vandalici DEVE vergognarsi!
Adesso avremmo due proposte:
1. Se il vostro intento è fare spettacolo, fatelo! Vestendovi da clown e facendo pagare i biglietti a chi desidera veder bruciare bidoni e respirare diossina in modo da poter riacquistare nuovi cassonetti con il ricavato;
2. Se il vostro intento è, invece, quello di divertirvi, fatelo pure, ma senza distruggere il patrimonio comune della città (quindi anche vostro).
Nella speranza di non far cadere nel vuoto queste parole, riteniamo necessario iniziare a credere nella capacità di ognuno di rendersi cittadino autentico che opera per il bene della propria città,

gli studenti del MSAC - Movimento Studenti di Azione Cattolica